sabato 30 marzo 2013

Beatrice Feo Filangeri :Il ritorno del Re Sole

-Da : Hyacinthe Rigaud
( Luigi XIV) Re di Francia- 1701 -
The Pop Barocco of Beatrice Feo Filangeri -2013 Copyright ©
Pastelli su cartoncino-100x70 cm

Hyacinthe Rigaud: Ritratto di Luigi XIV
Ritratto di Luigi XIV: 1701

Tipologia: Dipinto, Olio su tela
Misure: 277 x 194 cm
Provenienza dal Salon del 1704. Collezione di Luigi XIV
Locazione: Louvre

 Il ritratto di corte raggiunge il suo apiice con Rigaud, ritratti sta ufficiale del re e dell'alta nobiltà. Questo Ritratto di Luigi XIX, il più grande patrono che la pittura barocca abbia mai avuto, colui che renderà il Louvre una galleria naazionale, fornirà il modello del ritratto reale per almeno un secolo. L'imponente sfondo architettonico, l'ampiezza dei panneggi e l'impeccabile virtuosismo tecnico dell'esecuzione rischierebbero di fare della monumentale effigie del re Sole un'immagine della monarchia, più che del monarca, senza l'intensa caratterizzazione psicologica dei tratti del modello. Rigaud riesce a fare coesistere idealizzazione e scrupoloso naturalismo, in particolare nella resa dei materiali e delle modificazioni cromatiche dovute agli effetti di luce. Il volto è un ritratto dal vero, innestato sul resto dellla composizione, dipinta separatamente nello studio del pittore. Quest'opera assicurò al suo autore un successo di dimensioni europee, al punto che numerosi appartenenti alle case regnanti cercarono di assicurarsi i servizi del pittore in voga nella corte che nel grand siècle dettava legge nel campo del gusto, dell'arte e del costume.
 
Inutile aggiungere che a tutto questo Beatrice Feo Filangeri oltre che  dimostrare una grande maestria nell'uso dei pastelli e dei colori, dei tagli compositivi e ancor di più a cogliere il "carattere" e la psicologia più profonda del personaggio; aggiunge la sua geniale e contemporanea nota teatrale e ironica ,che è  poi la caratteristica principale del suo  "Pop Barocco".
Utilizza immagini storiche con cui instaura immediatamente empatie, rendendole assolutamente popolari e consumistiche, assumendo note sempre più virtuosistiche nella tecnica e nel disegno.
Le sue approfondite analisi filologiche e di spietata interpretazione dei personaggi, si tramutano in ciniche visioni ed elaborazioni che mettono in evidenza tutte le debolezze e le vanitas dell'essere umano,che nella sua totale impermanenza  viene quindi  messo alla "berlina",ridicolizzato e posto al giudizio dello spettatore. Un sottile filo lega sempre l'opulenza, la vanità,la grandezza l'eroismo e la morte in tutte le sue opere...
Esaltato e caricato delle sue principali caratteristiche e attributi,che siano vizi o virtù, il personaggio sempre solo e senza sfondo prospettico, esattamente come un fumetto dei nostri giorni, ci guarda per essere osservato a sua volta,un gioco di diabolici rimandi.
 I contorni sono flou, illuminano la sagoma,il lettino è sparito,le scritte in taluni casi restano come nota semantica,il tutto è concepito come se si trattasse di  un "cartellone pubblicitario" o uno schermo televisivo, appariscente, sfolgorante,psichedelico, li per farsi notare il più possibile. Assolutamente contestualizzato ai nostri giorni, nonostante secoli di storia ci separino,e rigorosamente Pop! Un modo giocoso e spontaneo per fondere la storia con i nostri giorni e avvicinare tutti alla fruizione e allo stupore che regala l'arte,così come insegna l'essenza più profonda della Pop Art,solo che questa volta non sono più i prodotti di tutti i giorni a divenirne icone ,ma i prodotti della nostra storia senza la quale non esisterebbe nessuna contemporaneità.
(FvW)







info -beatricefeo@gmail.com





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